lunedì 24 maggio 2010

Gabriel Ruget "What makes us move through artworks (under/above storytelling)?"





Gabriel Ruget "What makes us move through artworks (under/above storytelling)?"
Mercoledi 26 maggio 2010 ore 11.00
Aula Magna, Dipartimento di Informatica e Sistemistica Antonio Ruberti.- Via Ariosto 25, Roma

Molti storici e critici sottolineano gli aspetti contestuali delle opere d'arte: citano prestigiosi riferimenti storici - culturali o filosofici, sociali o psicologici, in funzione delle proprie personali inclinazioni, ed espongono articolati ragionamenti riguardo le tematiche e lo stile delle opere. Tali spiegazioni conducono ad un "alto livello di lettura" dell'opera d'arte, che allo stesso tempo deriva e rifugge da una più immediata lettura percettivo-sensoriale dell'opera in sé nel mondo fisico, lettura che i critici si sforzano
di elevare alla luce della loro interpretazione. Sebbene non venga negata o sottovalutata l'appartenenza degli artisti e dei fruitori delle loro opere ad un tessuto di scuole e tradizioni, né l'influenza che tale contesto esercita sulla produzione e percezione dell'opera, l'esposizione si concentrerà sull'aspetto psico-fisiologico dell'osservazione (raggiungere e farsi raggiungere dall'opera d'arte in termini di impatto visivo/percettivo) come punto di partenza alternativo utilizzato dall'artista per interagire con i propri spettatori. Questi temi saranno affrontati con un approccio cognitivista (con attenzione alle configurazioni assunte dalla mente), ma anche da un punto di vista pratico e concreto.
Il seminario si terrà in inglese


Gabriel Ruget ha svolto ricerche in matematica e, successivamente in elaborazione dei segnali e delle immagini per, complessivamente circa venti anni (concludendo questo periodo presso l’Università di Parigi Orsay). Negli anni 80 ha intrapreso una carriera manageriale : presso la THALES ha diretto il dipartimento responsabile della gestione delle informazioni tra persone e sistemi complessi, e, successivamente, ha diretto l’Università "Ecole Normale Supérieure" (Sciences and Humanities, rue d'Ulm) di Parigi (2000-2005). Dal 2006 al 2008 ha insegnato "Le fait esthétique" nel seminario di Jean-Marie Schaeffer, alla "Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales", Parigi. Suoi quadri e video sono esposti alla Galleria Ball di Bielefeld (Germania).

Gli "Incontri al Chiostro" sono un'iniziativa della Facoltà di Ingegneria dell'Informazione organizzati dalla Biblioteca del Dipartimento di Informatica e Sistemistica Antonio Ruberti.

mercoledì 5 maggio 2010

Gianni Zanarini "Ghost in the machine: l’intelligenza artificiale al cinema"


Incontri al Chiostro: Gianni Zanarini Incontri al Chiostro 2010
Gianni Zanarini "Ghost in the machine: l’intelligenza artificiale al cinema"


Aula del Chiostro, Facoltà di Ingegneria, Via Eudossiana 18 - Roma
Lunedi 10 maggio 2010, ore 11.



L’informatica – coetanea della bomba atomica - nasce a metà del secolo scorso, come prodotto delle ricerche militari che hanno preceduto e accompagnato la seconda guerra mondiale. Si sviluppa poi enormemente, nei decenni successivi, in seguito all’evoluzione della tecnologia elettronica. Il passaggio dai tubi a vuoto ai transistor e ai circuiti integrati permette una maggiore potenza di calcolo e una velocità di elaborazione enormemente superiore. Ma non solo: si verifica la svolta dell’intelligenza artificiale. Si verifica cioè l’evoluzione da macchine per il calcolo a macchine capaci di ragionamento logico e non solo di calcoli matematici, capaci di inferenze e non solo di deduzioni. a macchine capaci, insomma, di emulare la mente umana nel suo funzionamento non strettamente computante. Il cinema, spesso addirittura in anticipo rispetto agli sviluppi della scienza e della tecnologia, ha messo in scena questo aspetto sorprendente e qualche misura inquietante di un mondo che fino a quel momento si immaginava governato da una prevedibile razionalità. Da Agente Lemmy Caution: missione Alphaville, di Jean Luc Godard, del 1965, fino a Terminator Salvation di McG, del 2009, il cinema ha proposto una rassegna delle potenzialità di questa nuova tecnoscienza e, insieme, ha esplorato il mondo dei desideri e delle paure che essa ha suscitato o potrà suscitare.

Gianni Zanarini - saggista e docente universitario - studia da tempo le relazioni tra scienza e arte, con particolare riguardo alla presenza nella letteratura, nel teatro e nel cinema di immagini del mondo ispirate alla scienza. Tiene il Corso di Scienza e letteratura e cura gli approfondimenti sulla produzione cinematografica ispirata alla scienza nel Master di Comunicazione della Scienza della SISSA di Trieste. Tra le sue pubblicazioni: Complex Systems and Cognitive Processes, Springer Verlag 1989; Diario di viaggio: auto-organizzazione e processi cognitivi, Guerini 1990; Ludwig Boltzmann: una passione scientifica, Cuen 1996; Appassionato rigore: visioni del mondo e passioni scientifiche, Cuen 2001.


Gli "Incontri al Chiostro" sono un'iniziativa della Facoltà di Ingegneria dell'Informazione organizzati dalla Biblioteca del Dipartimento di Informatica e Sistemistica Antonio Ruberti.