martedì 25 maggio 2010
lunedì 24 maggio 2010
Gabriel Ruget "What makes us move through artworks (under/above storytelling)?"
Gabriel Ruget "What makes us move through artworks (under/above storytelling)?"
Molti storici e critici sottolineano gli aspetti contestuali delle opere d'arte: citano prestigiosi riferimenti storici - culturali o filosofici, sociali o psicologici, in funzione delle proprie personali inclinazioni, ed espongono articolati ragionamenti riguardo le tematiche e lo stile delle opere. Tali spiegazioni conducono ad un "alto livello di lettura" dell'opera d'arte, che allo stesso tempo deriva e rifugge da una più immediata lettura percettivo-sensoriale dell'opera in sé nel mondo fisico, lettura che i critici si sforzano
di elevare alla luce della loro interpretazione. Sebbene non venga negata o sottovalutata l'appartenenza degli artisti e dei fruitori delle loro opere ad un tessuto di scuole e tradizioni, né l'influenza che tale contesto esercita sulla produzione e percezione dell'opera, l'esposizione si concentrerà sull'aspetto psico-fisiologico dell'osservazione (raggiungere e farsi raggiungere dall'opera d'arte in termini di impatto visivo/percettivo) come punto di partenza alternativo utilizzato dall'artista per interagire con i propri spettatori. Questi temi saranno affrontati con un approccio cognitivista (con attenzione alle configurazioni assunte dalla mente), ma anche da un punto di vista pratico e concreto. Il seminario si terrà in inglese
giovedì 20 maggio 2010
mercoledì 12 maggio 2010
Gianni Zanarini "Ghost in the machine: l’intelligenza artificiale al cinema"
E' disponibile il testo della presentazione
mercoledì 5 maggio 2010
Gianni Zanarini "Ghost in the machine: l’intelligenza artificiale al cinema"
Incontri al Chiostro: Gianni Zanarini Incontri al Chiostro 2010
Gianni Zanarini "Ghost in the machine: l’intelligenza artificiale al cinema"
L’informatica – coetanea della bomba atomica - nasce a metà del secolo scorso, come prodotto delle ricerche militari che hanno preceduto e accompagnato la seconda guerra mondiale. Si sviluppa poi enormemente, nei decenni successivi, in seguito all’evoluzione della tecnologia elettronica. Il passaggio dai tubi a vuoto ai transistor e ai circuiti integrati permette una maggiore potenza di calcolo e una velocità di elaborazione enormemente superiore. Ma non solo: si verifica la svolta dell’intelligenza artificiale. Si verifica cioè l’evoluzione da macchine per il calcolo a macchine capaci di ragionamento logico e non solo di calcoli matematici, capaci di inferenze e non solo di deduzioni. a macchine capaci, insomma, di emulare la mente umana nel suo funzionamento non strettamente computante. Il cinema, spesso addirittura in anticipo rispetto agli sviluppi della scienza e della tecnologia, ha messo in scena questo aspetto sorprendente e qualche misura inquietante di un mondo che fino a quel momento si immaginava governato da una prevedibile razionalità. Da Agente Lemmy Caution: missione Alphaville, di Jean Luc Godard, del 1965, fino a Terminator Salvation di McG, del 2009, il cinema ha proposto una rassegna delle potenzialità di questa nuova tecnoscienza e, insieme, ha esplorato il mondo dei desideri e delle paure che essa ha suscitato o potrà suscitare.