mercoledì 27 aprile 2011

Jean-Paul Laumond "Robotics: Hephaistos reoffends"


Jean-Paul Laumond "Robotics: Hephaistos reoffends"
venerdi 29 aprile 2011 ore 14.30
Aula Magna, Dipartimento di Informatica e Sistemistica Antonio Ruberti - Via Ariosto, 25 Roma

Robotics is today celebrating its 50th anniversary. Robotics was born out of a need to improve production systems in manufacturing industry. In the 70’s robots became supports for research in artificial intelligence. The 90’s saw major successes for Robotics in spatial exploration and in medicine. With the advent of the new millennium, robots aim at sharing our own environment. What foundations is Robotics built on? The purpose of this talk is to address this question both from the point of view of the ancient myth of Hephaïstos, and with the support of recent research results in humanoid robotics. After a brief reminder of Hephaïstos’ attempted rape of Athena, we will see how Robotics today equips Hephaïstos with modern weapons of seduction. In the quest to provide machines with action autonomy, Robotics makes use of all possible ruses. The purity of some problems is compromised by the vulgarity of the approaches. The empirical approaches imposed by the requirement of technological effectiveness (Hepthaistos) give the illusion of understanding (Athena). Nevertheless, a corpus of mathematical methods and approaches is emerging from Robotics. While its object remains centered on computational machine autonomy, the questions Robotics asks today find a strange resonance with human and life science.
To conclude, we will oppose our western mythology-based perspective to eastern animism. Such a comparison helps in better understanding the role attributed to technology by our societies.


Jean-Paul Laumond
Jean-Paul Laumond is a researcher in Robotics. He is the chair of the Gepetto research group at LAAS-CNRS in Toulouse, France. He has been a member of the French Comité National de la Recherche Scientifique from 1991 to 1995. From 2005 to 2008, he has been a co-director of JRL-France, a French-Japanese laboratory on humanoid robotics. In 2001 and 2002 he created and managed Kineo CAM, a spin-off company from LAAS-CNRS devoted to develop and market motion planning technology. Kineo CAM was awarded the French Research Ministery prize for innovation and enterprise in 2000 and the third IEEE-IFR prize for Innovation and Entrepreneurship in Robotics and Automation in 2005. His current research deals with Human Motion studies along three perspectives: artificial motion for humanoid robots, virtual motion for digital actors and mannequins, and natural motions of human beings. He teaches Robotics at Ecole Normale Supérieure in Paris. He has edited three books. He has published more than 100 papers in international journals and conferences in Computer Science, Automatic Control and Robotics. He is 2006-7 IEEE Distinguished Lecturer, IEEE Fellow and member of the IEEE RAS AdCom

Info
Biblioteca del Dipartimento di Informatica e Sistemistica Antonio Ruberti

T (+39) 06 77274167
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venerdì 10 dicembre 2010

Paolo Zellini "Numero e logos"




Paolo Zellini "Numero e logos"

mercoledi 15 dicembre 2010 ore 15.00
Aula Magna, Dipartimento di Informatica e Sistemistica Antonio Ruberti - Via Ariosto, 25 Roma

Numero e logos, libro affascinante e provocatorio, esplora il rapporto tra numero e logos esplorando una prospettiva ricca e originale, ed una nuova direzione in cui cogliere le radici e il destino del pensiero filosofico e scientifico in Occidente. Il libro riprende ed amplia precedenti ricerche di Zellini e presenta, valendosi di innumerevoli testimonianze, una fitta trama di analogie e corrispondenze tra concetti scientifici e formule sapienziali. A suffragarne le tesi provvedono infine, in maniera sorprendente, la matematica e la logica ed anche l'informatica.
Rivisitando il concetto di algoritmo e facendone il necessario correlato del numero, Zellini individua elementi utili a riformulare il logos enunciativo, che categorizza e tenta di descrivere mediante concetti e definizioni l'essenza delle cose. Pensare al logos non si riduce allora a una vana evocazione di ombre, miti e tradizioni sepolte, ma conduce piuttosto a recuperare nel termine antico una costellazione di metodi e di significati che appartengono anche alla scienza più avanzata, e senza i quali il nostro mondo non sarebbe neppure pensabile.

Paolo Zellini
Laureatosi in matematica all'Università di Roma, è professore ordinario di analisi numerica, presso l'Università di Roma Ror Vergata. Nei suoi saggi si è dedicato ad una disamina dell'evoluzione del pensiero matematico attraverso il concetto di infinito e ad un approfondimento della nozione di numero in una prospettiva che abbraccia e mette in gioco tutta la storia del pensiero non solo occidentale.

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lunedì 24 maggio 2010

Gabriel Ruget "What makes us move through artworks (under/above storytelling)?"





Gabriel Ruget "What makes us move through artworks (under/above storytelling)?"
Mercoledi 26 maggio 2010 ore 11.00
Aula Magna, Dipartimento di Informatica e Sistemistica Antonio Ruberti.- Via Ariosto 25, Roma

Molti storici e critici sottolineano gli aspetti contestuali delle opere d'arte: citano prestigiosi riferimenti storici - culturali o filosofici, sociali o psicologici, in funzione delle proprie personali inclinazioni, ed espongono articolati ragionamenti riguardo le tematiche e lo stile delle opere. Tali spiegazioni conducono ad un "alto livello di lettura" dell'opera d'arte, che allo stesso tempo deriva e rifugge da una più immediata lettura percettivo-sensoriale dell'opera in sé nel mondo fisico, lettura che i critici si sforzano
di elevare alla luce della loro interpretazione. Sebbene non venga negata o sottovalutata l'appartenenza degli artisti e dei fruitori delle loro opere ad un tessuto di scuole e tradizioni, né l'influenza che tale contesto esercita sulla produzione e percezione dell'opera, l'esposizione si concentrerà sull'aspetto psico-fisiologico dell'osservazione (raggiungere e farsi raggiungere dall'opera d'arte in termini di impatto visivo/percettivo) come punto di partenza alternativo utilizzato dall'artista per interagire con i propri spettatori. Questi temi saranno affrontati con un approccio cognitivista (con attenzione alle configurazioni assunte dalla mente), ma anche da un punto di vista pratico e concreto.
Il seminario si terrà in inglese


Gabriel Ruget ha svolto ricerche in matematica e, successivamente in elaborazione dei segnali e delle immagini per, complessivamente circa venti anni (concludendo questo periodo presso l’Università di Parigi Orsay). Negli anni 80 ha intrapreso una carriera manageriale : presso la THALES ha diretto il dipartimento responsabile della gestione delle informazioni tra persone e sistemi complessi, e, successivamente, ha diretto l’Università "Ecole Normale Supérieure" (Sciences and Humanities, rue d'Ulm) di Parigi (2000-2005). Dal 2006 al 2008 ha insegnato "Le fait esthétique" nel seminario di Jean-Marie Schaeffer, alla "Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales", Parigi. Suoi quadri e video sono esposti alla Galleria Ball di Bielefeld (Germania).

Gli "Incontri al Chiostro" sono un'iniziativa della Facoltà di Ingegneria dell'Informazione organizzati dalla Biblioteca del Dipartimento di Informatica e Sistemistica Antonio Ruberti.

mercoledì 5 maggio 2010

Gianni Zanarini "Ghost in the machine: l’intelligenza artificiale al cinema"


Incontri al Chiostro: Gianni Zanarini Incontri al Chiostro 2010
Gianni Zanarini "Ghost in the machine: l’intelligenza artificiale al cinema"


Aula del Chiostro, Facoltà di Ingegneria, Via Eudossiana 18 - Roma
Lunedi 10 maggio 2010, ore 11.



L’informatica – coetanea della bomba atomica - nasce a metà del secolo scorso, come prodotto delle ricerche militari che hanno preceduto e accompagnato la seconda guerra mondiale. Si sviluppa poi enormemente, nei decenni successivi, in seguito all’evoluzione della tecnologia elettronica. Il passaggio dai tubi a vuoto ai transistor e ai circuiti integrati permette una maggiore potenza di calcolo e una velocità di elaborazione enormemente superiore. Ma non solo: si verifica la svolta dell’intelligenza artificiale. Si verifica cioè l’evoluzione da macchine per il calcolo a macchine capaci di ragionamento logico e non solo di calcoli matematici, capaci di inferenze e non solo di deduzioni. a macchine capaci, insomma, di emulare la mente umana nel suo funzionamento non strettamente computante. Il cinema, spesso addirittura in anticipo rispetto agli sviluppi della scienza e della tecnologia, ha messo in scena questo aspetto sorprendente e qualche misura inquietante di un mondo che fino a quel momento si immaginava governato da una prevedibile razionalità. Da Agente Lemmy Caution: missione Alphaville, di Jean Luc Godard, del 1965, fino a Terminator Salvation di McG, del 2009, il cinema ha proposto una rassegna delle potenzialità di questa nuova tecnoscienza e, insieme, ha esplorato il mondo dei desideri e delle paure che essa ha suscitato o potrà suscitare.

Gianni Zanarini - saggista e docente universitario - studia da tempo le relazioni tra scienza e arte, con particolare riguardo alla presenza nella letteratura, nel teatro e nel cinema di immagini del mondo ispirate alla scienza. Tiene il Corso di Scienza e letteratura e cura gli approfondimenti sulla produzione cinematografica ispirata alla scienza nel Master di Comunicazione della Scienza della SISSA di Trieste. Tra le sue pubblicazioni: Complex Systems and Cognitive Processes, Springer Verlag 1989; Diario di viaggio: auto-organizzazione e processi cognitivi, Guerini 1990; Ludwig Boltzmann: una passione scientifica, Cuen 1996; Appassionato rigore: visioni del mondo e passioni scientifiche, Cuen 2001.


Gli "Incontri al Chiostro" sono un'iniziativa della Facoltà di Ingegneria dell'Informazione organizzati dalla Biblioteca del Dipartimento di Informatica e Sistemistica Antonio Ruberti.